In Occidente, uno dei patroni del matrimonio è san Raffaele arcangelo. Questa devozione è chiaramente basata sull'episodio biblico di Tobia e Sara, nella cui narrazione, come si legge dalla Scrittura, l'arcangelo accompagna il giovane nel suo viaggio e protegge Tobia e la sua giovane sposa Sara dal perfido demone Asmodeo, che impediva alla ragazza di trovare marito e uccideva i suoi promessi la notte di nozze.
Abbiamo anche altri santi che proteggono gli innamorati e le coppie cristiane. Se in Oriente il più venerato è san Procopio martire, in Occidente è senza dubbio san Valentino presbitero e martire, la cui festa a febbraio è un giorno universalmente festeggiato.
Santa Monica, madre di sant'Agostino, è stata sempre considerata l'avvocata dei matrimoni difficili, per ovvie ragioni che riguardano la sua vita.
I santi Acquila e Priscilla, martiri del I secolo e amici di san Paolo Apostolo, furono martirizzati insieme. Modelli di pietà e abnegazione cristiana, ci si rivolge ad essi per rafforzare il matrimonio e lo spirito di preghiera insieme.
Santa Radegonda, principessa di Turingia, è la patrona dei matrimoni che non hanno figli, e viene pregata affinché, tramite la sua intercessione, Dio conceda la prole. Nel 555, la beata fondò un monastero e divenne badessa. Il suo amico, san Venanzio Fortunato, compose il Vexilla Regis in onore della sua nobile badessa.
In Occidente, san Giuseppe lo Sposo castissimo di Maria Madre di Dio è uno dei più fulgidi esempi di amore paterno disinteressato e - fatto curioso - modello positivo di padre putativo, o patrigno che dir si voglia. Ci si rivolge a lui e alla Madre di Dio come difensori principali della famiglia.
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