Sappiamo che i cattolici-romani velano le immagini nella Settimana di Passione (V di Quaresima). Altre tradizioni vedono però una velazione molto più anteriore: nell'uso anglo-romano (Sarum) e sul Monte Athos (rito greco-ortodosso) le immagini ancora oggi vengono velate fin dal primo lunedì di Quaresima.
Nel XVIII secolo, tuttavia, anche nel mondo cattolico-romano si velavano le immagini dalla prima domenica di Quaresima in avanti, e lo spostamento all'ultima domenica prima delle Palme è una scelta tardiva. [Cfr. E. Martene, De antiquis Ecclesiae Ritibus, Antverpiae, de la Bry, 1737, tomus tertius, pag. 186.].
Ovviamente la velazione porta con sè diversi significati e allegorie mistiche che ben si adattano alla sobrietà quaresimale, il primo fra tutti il passaggio dall'Antica Legge alla Nuova Alleanza, che si paleserà con lo squarcio del velo del tempio alla morte di Cristo, quando il sacrifizio si completa e inizia la Catabasi del Redentore; allo stesso modo anche noi "sveleremo" le immagini a Pasqua, per manifestare la nostra adesione al Cristo risorto.
Quindi, sia per l'evidenza storica che per la continuità in vari luoghi, mi sembra che per noi Ortodossi Occidentali la velazione debba avvenire all'immediato inizio della Quaresima, anche prima del Mercoledì delle Ceneri. La soluzione potrebbe essere velare le immagini alla Compieta della Domenica di Carnevale.
Commenti
Posta un commento