L'inno O Lux beata Trinitas è stato composto da sant'Ambrogio di Milano (+397) ed è l'inno che usualmente, nel rito occidentale ortodosso, viene cantato il sabato sera ai vespri. Vediamone il testo:
O Luce, Invitta Trinità, / Monade prima /; mentre il Sole di fuoco scende nell'abisso, / poni la luce nei nostri cuori. Nel giorno i nostri inni ti supplicano, / e alla sera ti preghiamo nei secoli: ora nel tempo delle tenebre ci ritiriamo, / donaci una notte pacifica, / e nel giorno torna a guardarci, o Misericordioso. Sia gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Paraclito, ora e per sempre. Amen.
Chiesa di sant'Elena, Brant Broughton, Dettaglio dell'altare oltre il pluteo.
L'inno principia con una dichiarazione dogmatica: la Trinità in cui poniamo ogni speranza è il Dio creatore dell'inizio dei secoli. Segue, secondo la poesia liturgica occidentale, un realismo espositivo: come è giunta la sera e celebriamo il vespro mentre scende il sole, così chiediamo a Dio che scenda la sua luce nei nostri cuori. Si conclude con una dossologia. L'inno è importante perché marca l'inizio della settimana liturgica, ovvero la domenica. Coi vespri del Sabato sera infatti siamo già nel giorno del Signore. Per questo l'inno è dedicato alla Trinità, paragonata ad un "sole di fuoco" che illumina il mondo da essa stessa plasmato.
Mentre rivolgiamo al Signore Dio questo carmine, rimembriamo quindi che Egli solo è il Creatore e Signore di ogni cosa, e a lui ci dobbiamo rivolgere nei momenti di oscurità spirituale.
Commenti
Posta un commento