Santa Cerula ("Azzurra" diremmo oggi) è una delle due vergini martiri commemorate insieme con san Gennaro di Benevento (+305), che riposa(va) nelle catacombe di san Gennaro presso l'affresco che porta il suo nome. Fu martirizzata insieme con san Gennaro e i suoi compagni.
Dimenticata dagli uomini - ma non da Dio - santa Cerula è tornata alla ribalta nei forum modernisti (protestanti e cattolici) come esempio di << pretessa >>per difendere l'ordinazione delle donne tramite l'affresco delle Catacombe di s. Gennaro che la raffigura.
L'affresco è datato VI secolo (500-550 dopo Cristo). Presenta santa Cerula con degli Evangeli aperti, un abito da matrona romana (il che la distingue come appartenente alla classe agiata della città) e un curioso monogramma di Cristo sulla testa. L'affresco è un sorprendente modello di iconografia italica con molte influenze della ritrattistica romana classica.
Mi sono sentito di condividere con voi queste riflessioni.
1. E' inammissibile per il cristiano antico che ci fossero dei preti donne. Mi direte "i pagani avevano le sacerdotesse". Sì. Ma i cristiani no. Maschilisti? forse. Ma così è, così è sempre stato, così sarà nei secoli. Cristo ha voluto solo uomini al sacerdozio, non c'è tanto da discutere. Le donne hanno altre vocazioni, di pari dignità, come per esempio dare la vita.
2. Gli studiosi d'arte modernisti dicono che, poiché santa Cerula è rappresentata con i quattro vangeli, doveva essere una pretessa. Vorrei ricordare come i Vangeli sono dipinti insieme con tutte le "categorie" di santità che hanno a che fare con la Scrittura: lettori, catechisti, diaconi, preti, vescovi, esorcisti, poeti, cantori. Santa Cerula poteva benissimo essere una catechista o, al massimo, una diaconessa (fatto non inusitato nel Cristianesimo primitivo). Poteva essere stata la moglie di un prete, ma sappiamo che era vergine quando fu martirizzata. Significa che aveva meno di 15 anni (all'epoca le donne si sposavano presto) o che era una vergine consacrata a Dio (una proto-monaca); questa seconda opzione è più conforme alla verità, poiché i capelli di santa Cerula sono dipinti come bianchi (indicano vecchiaia) ma potrebbero essere stati biondi e quindi scolorirsi. Ma sicuramente non era una pretessa.
3. Le mani aperte in forma orante con le braccia distese sono tipiche di alcune immagini mariane dello stesso periodo storico (vedasi la Madonna Orante di Ravenna). Indicano una postura specifica di supplica che anche i laici osservavano nei primi secoli, poi diventata attributo sacerdotale e quindi pian piano scomparsa dall'uso laicale, ma sempre presente nella Chiesa come forma di culto personale. Questo non significa che santa Cerula fosse una pretessa, ma semplicemente che fosse una donna di preghiera. Può essere che tenesse delle classi femminili e quindi che guidasse la preghiera in quei momenti.
Possiamo dire che santa Cerula è una santa di Dio, che sicuramente viveva nella legge del Signore ed è morta testimoniando il nome di Cristo. Ma non era una sacerdotessa. Perché queste non esistevano nel Cristianesimo e mai esisteranno.
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