È il titolo, Muspilli, che sembra doversi interpretare "incendio universale", di un componimento frammentario medio-alto-tedesco, in dialetto bavarese del sec. IX, composto di un centinaio di versi allitterati di contenuto religioso cristiano. Esso ci pervenne in un unico manoscritto, che fu scoperto nel monastero di St. Emmeran e che è stato anche ritenuto opera della mano di Ludovico il Tedesco, perché trovato in un libro di preghiere a lui donato dall'arcivescovo Adalram di Salisburgo. Esso descrive, 105 versi, con una certa vivacità di espressione e una certa forza d'immagini, il destino delle anime dopo la morte, la lotta degli spiriti celesti e infernali per il possesso dell'anima, e infine la lotta di Elia con l'Anticristo e il Giudizio dell'Anima.
Il testo si trova in appendice agli eucologi germanici della ReichKirke assieme al rito per i moribondi, prima del funerale, da leggersi al defunto dopo le ultime preci di perdono dei peccati, affinché l'anima, ascoltando il testo, si penta davvero e possa immaginarsi cosa l'aspetta. Il testo, oltre alla bella poetica, è anche una testimonianza di come i cristiani medievali occidentali avessero ben chiaro il percorso dell'anima dopo la morte, del tutto identico a quello che gli ortodossi di oggi conservano come dottrina.
Proponiamo la traduzione integrale in italiano del testo. Prenderemo per modello il testo offerto da Global Medieval Sourcebook. Il sito offre la trascrizione dall'Alto Tedesco e, a fianco, una traduzione in inglese.
MUSPILLI
ovvero
IL GIUDIZIO DEL FUOCO
E venne per lui il tempo della morte.
Ed ecco subitamente vene un Angelo del Firmamento,
quando l'anima deve lasciare il corpo mortale e inizia il suo viaggio,
e uno spirito infero parimenti si palesa, lottando [per l'anima].
L'anima sospira fino alla fine dell'alterco, aspettando il giudizio,
e quindi chi dovrà seguire.
Se vince l'emissario del diavolo, l'attende un grave tormento;
nel fuoco di tenebra, un tremendo verdetto.
Se l'anima si congiunge ai messaggeri degli Eccelsi,
e dagli Angeli viene contornata, il Regno dei Cieli la attende,
luce senza oscurità, vita immortale, rifugio senza sospiri, mai più tribolazioni.
Per coloro che guadagnano una casa in Paradiso,
vi troveranno una lieta compagnia [1],
perciò val bene per l'anima di ognuno
di adempiere le opere di Dio,
e di scappare dal fuoco infernale, il dolore dell'Ade;
L'antico satana è lì che attende fra le tremende fiamme.
Chi sa d'esser peccatore farebbe già meglio a ravvedersi,
perché terribile è la sorte di colui il cui giudizio lo getta
nel buio fuoco dell'inferno.
Terribile invero è quando si piange per l'intervento Divino
e si rimane inascoltati; l'anima nell'Ade soffre e chiama Dio,
ma Egli non sente lamento, perchè l'anima già tempo ha avuto in questo mondo,
per nettarsi in vista del futuro.
Quando l'Onnipotente Sovrano chiamerà tutti a giudizio,ognuno verrà.
Nessun figlio d'uomo potrà opporsi a tal comando,
nessuno potrà pensare di scampare al tribunale di Dio.
Ed egli renderà conto al Signore di ciò che fece in questo mondo.
Ho sentito dire dagli uomini saggi
che Elia e l'Anticristo si affronteranno.
Il maligno si armerà, e il combattimento avrà inizio.
I combattenti sono validi, la lotta è tremenda;
Elia combatte per la vita eterna.
Egli (Elia) compete per il Regno dei giusti,
E il Re del Cielo lo aiuterà.
L'anticristo combatte con antico odio,
s'affianca al satana, che vuole distruggere Elia;
ma l'anticristo cadrà in questo campo di battaglia
ed egli la strada della vittoria non troverà.
Molti maestri tuttavia credono che
anche Elia sarà ferito in questa battaglia,
e che il suo sangue cadrà sulle montagne che diverranno conche,
e gli alberi bruceranno per il sangue del giusto, le acque si seccheranno,
il mare inghiottirà se stesso e il cielo soffrirà il fuoco,
e la Luna cadrà, la Terra di Mezzo [2] arderà.
Le fondamenta (delle case) più non sosterranno i loro abitanti [3],
giunge il Giudizio su tutta la Terra;
Viene il fuoco ad affliggere i popoli,
Nessun parente potrà aiutarti nel Giorno del Fuoco [4].
E dopo che le fiamme avranno fatto il giro del mondo,
e l'aria di fuoco avrà annichilito il cosmo,
dove sarà la patria, per la quale abbiamo sparso tanto sangue? [5]
La casa dei padri è bruciata, l'anima è rimasta sola,
non è rimasto altro da giudicare, attende il verdetto.
Perciò si conviene all'uomo che si affaccia al tribunale,
d'aver con sé retti giudizi, che non abbia timore di esser giudicato.
Una persona debole invece non sa cosa l'aspetta,
colui che si ritrova reo secondo la legge,
ecco che il demonio quieto si affaccia,
e pian piano ogni peccato del colpevole espone;
Ecco perché a nessuno conviene
d'aver preso parte a tresche e frodi.
Quando verrà suonato il divino corno
e il Giudice sommo dei vivi e dei morti sarà giunto a destinazione
l'esercito innumerabile gli sarà appresso.
L'armata è così fiera che nessuno potrà opporsi,
ed Egli siederà sullo scranno che gli fu preparato,
dal quale emetterà la sentenza, così come fu predetto.
Gli Angeli correranno per tutta la Terra,
a svegliare i defunti, e allora per il giudizio
dalla cenere risorgeranno, e [i corpi] saranno finalmente lievi dal peso dei sepolcri,
e ognuno si ricongiungerà al suo corpo, affinché dia le risposte per tutto ciò che ha fatto.
E [Il defunto] s'appellerà alla corte,
cercherà di passare il verdetto dei vivi e dei morti,
le schiere degli Angeli gli si faranno appresso, e anche gli uomini giusti.
Grande è il tribunale, e molti fra i risorti verranno a giudizio.
Nessuno potrà nascondere alcunché, altrimenti le mani testimonieranno,
la testa parlerà da sé, ogni lembo del corpo fino alla punta delle dita,
degli omicidi commessi narrerà la vicenda.
Per questo diciamo: nessun mortale sarà capace di mentire,
o nascondere alcun peccato;
tutto sarà rivelato dinnanzi al Gran Re,
e l'unica mercede saranno le elemosine che in suo nome hanno fatto,
e i digiuni che nella pietà ha terminato. [6]
Difatti colui che i comandamenti ha seguito nulla ha da temere al Giudizio,
ed ecco che la nobile Croce verrà condotta innanzi,
la Croce sulla quale il Santissimo Cristo fu crocefisso,
Ed Egli mostrerà al mondo le sue piaghe,
i segni del suo Amore per tutta l'umanità.
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NOTE E COMMENTI
1) In Alto Tedesco dar quimit imo hilfa kinuok. Lett. "un grande supporto".
2) Nella visione del mondo germanica, la "Terra di Mezzo" (Mittilagart) è la Terra dove abitano gli umani, stretta fra la Terra Superiore (dove vivono elfi, dèi e altre creature) e gli Inferi. Si nota spesso, durante il testo, l'influenza della mitologia nordica e di alcune figure retoriche tipiche dell'universo germanico. Non possiamo che sorridere pensandoci "hobbit" di Tolkien...
3) In Alto Tedesco sten ni kistentit eikin in erdu, lett. "le pietre non terranno più i padroni".
4) Giorno del Fuoco, così ho voluto tradurre Muspilli. Nella seconda parte del componimento si nota un bellissimo gioco fra le due spiritualità, quella norreno-germanica e quella cristiana latina. Se è pur vero che la purga finale nella mitologia nordica sussegue alla tremenda lotta fra dèi buoni e dèi malvagi, col mondo "ripristinato" da due divinità minori che, non prendendo parte alla guerra, potranno dedicarsi alla "seconda fioritura" del cosmo, nel mondo liturgico latino antico spesso si fa riferimento alla "purificazione del mondo col fuoco" nelle collette del funerale o degli uffici per i defunti (Exultaverunt, Placebo, etc.).
5) uuar ist denne diu marha, dar man dar eo mit sinen magon piehc? lett. "dove è la terra natia, per la quale abbiamo ucciso uni i parenti degli altri".
6) Digiuni, elemosine, opere di bene salvano l'anima e purificano dai peccati. Questa è, in poesia, la dottrina della Chiesa. Con cosa ci presenteremo al giudizio finale? Con ciò che abbiam fatto di buono sulla Terra.
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