La "Lorica" di san Patrizio d'Irlanda

 La preghiera che segue è attribuita a San Patrizio [Naomh Pádraig], l’Apostolo dei Gaeli, che nell’anno 432 portò il Cristianesimo in Irlanda, convertendo l’Isola di Smeraldo alla fede in Cristo. Nel 433 S. Patrizio si dirigeva con un gruppo di seguaci alla corte del Re. Avendo avuto sentore che i druidi preparavano un’imboscata per ucciderlo, egli pregò invocando la protezione divina. Racconta la tradizione che quando il Santo passò davanti ai druidi nascosti, questi videro soltanto un cervo attorniato da alcuni cerbiatti. Ecco perché questa preghiera è passata alla storia come Il grido del cervo (Fàeth Fiada), oppure come La corazza di S. Patrizio. Pubblichiamo dunque nel giorno della sua memoria liturgia (17/30 marzo) il testo della famosa preghiera.


Io sorgo oggi

grazie a una forza possente,

l’invocazione della Trinità,

alla fede nell’Essere Uno e Trino,

alla confessione dell’unità del Creatore del Creato.

Io sorgo oggi

grazie alla forza della nascita di Cristo e del suo battesimo,

alla forza della sua crocifissione e della sua sepoltura,

alla forza della sua resurrezione e della sua ascesa,

alla forza della sua discesa per il Giudizio Universale. 

Io sorgo oggi

grazie alla forza dell’amore dei cherubini,

in obbedienza agli angeli,

al servizio degli arcangeli,

nella speranza della resurrezione e della ricompensa,

nelle preghiere dei patriarchi,

nelle predizioni dei profeti,

nella predicazione degli Apostoli,

nella fede dei confessori,

nell’innocenza delle sante vergini,

nelle imprese degli uomini giusti. 

Io sorgo oggi

grazie alla forza del cielo:

luce del sole,

fulgore della luna,

splendore del fuoco,

velocità del lampo,

rapidità del vento,

profondità del mare,

stabilità della terra,

saldezza della roccia. 

Io sorgo oggi

grazie alla forza del Signore che mi guida:

il potere di Dio per sollevarmi,

la saggezza di Dio per guidarmi,

l’occhio di Dio per guardare davanti a me,

l’orecchio di Dio per udirmi,

la parola di Dio a parlare per me,

la mano di Dio a difendermi,

la via di Dio che si apre davanti a me,

lo scudo di Dio che mi protegge,

l’esercito di Dio che mi salva

dai tranelli dei diavoli,

dalle tentazioni del vizio,

da chiunque mi voglia del male, vicino e lontano,

solo e nella moltitudine. 

Io invoco oggi tutte queste forze tra me e questi mali,

contro ogni crudele e impietoso potere che si opponga al mio corpo e alla mia anima,

contro le stregonerie di falsi profeti,

contro le leggi nere del paganesimo,

contro le leggi false degli eretici,

contro la pratica dell’idolatria,

contro i sortilegi di streghe, druidi e maghi,

contro ogni conoscenza che corrompe il corpo e l’anima dell’uomo. 

Cristo fammi da scudo oggi

contro il veleno,

contro il fuoco,

Contro l’annegamento,

contro ogni ferita,

Così che io possa avere un’abbondanza di ricompense,

Cristo con me,

Cristo davanti a me,

Cristo dietro di me,

Cristo in me,

Cristo sotto di me,

Cristo sopra di me,

Cristo alla mia destra,

Cristo alla mia sinistra,

Cristo quando mi corico,

Cristo quando mi siedo,

Cristo quando mi alzo,

Cristo nel cuore di ogni uomo che mi pensa,

Cristo sulle labbra di tutti coloro che parlano di me,

Cristo in ogni occhio che mi guarda,

Cristo in ogni orecchio che mi ascolta. 

Io sorgo oggi

grazie a una forza possente,

l’invocazione della Trinità,

alla fede nell’Essere Uno e Trino,

alla confessione dell’unità del Creatore del Creato.

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