L'antifona O Sapientia inizia il ciclo delle sette antifone speciali dell'ultimo stadio dell'Avvento, la settimana dal 17 al 23 dicembre, che si canta al Magnificat. Viene utilizzata anche come alleluiatico alla Messa. L'inno è un carme dedicato all'attributo sapienziale di Cristo, Verbo del Padre, "colui che esce dalla bocca di Dio" (Sir. 24:3). L'antifona:
O Sapientia, quae ex ore Altissimi prodisti, attingens a fine usque ad finem, fortiter suaviter disponensque omnia: veni ad docendum nos viam prudentiae.
O Sapienza, che uscisti dalla bocca dell'Altissimo, arrivando ad ogni estremo della Terra, e con forza dolcemente tutto disponendo: vieni ad insegnarci la via della prudenza.
Non è un caso che la sapienza dei nostri Padri latini pone la "prudenza" come attributo di questa preghiera potente, una invocazione alla moderazione, necessaria non solo a concludere il digiuno e disciplinare i regimi del corpo, ma soprattutto a gestire e illuminare i pensieri e la ragione, a sottomettere quella inconcludenza derivante dal girovagare nella palude di una mente indisciplinata, che non sa quel che vuole e che si fa piegare dai demoni dell'orgoglio, della vanagloria, del "se io facessi". La prudenza nello scegliere, il discernimento del nostro intelletto, in modo tale da avvicinarci a quella Sapienza che è l'adesione alla via regale di Cristo.
Il Cristo è chiamato anche Sapienza di Dio perché Egli prende l'Antico Testamento e lo illumina nella sua predicazione, lo completa e lo trasfigura nella nuova esperienza della sua incarnazione, del suo sacrificio e della sua resurrezione. Nella somma dell'Antica e della Nuova Legge, del Nuovo e dell'Antico Testamento, troviamo quella saggezza che, vissuta nella santità, ci congiunge al Signore e ci unisce a Lui in modo perfetto.
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