Santa Laura di Cordova (19 ottobre)

 Santa Laura di Cordova (+864), festeggiata il 19 ottobre

La penisola iberica fu invasa dai musulmani all'inizio dell'VIII secolo. Tra gli anni 756 e 929, nel sud fu fondato l'Emirato di Cordova. I Visigoti che vivevano in queste terre sono conosciuti come Mozarabi e fu tra questo gruppo di cristiani che vivevano nelle terre omayyadi che sorse un movimento che li portò al martirio volontario. A quanto pare, i musulmani e le autorità ecclesiastiche mozarabiche avevano raggiunto un accordo e, fintanto che una serie di regole sono state rispettate, non hanno impedito ai cristiani di continuare con il loro credo. Tuttavia, a causa dell'influenza di Eulogio de Córdoba, un gruppo di quasi 50 cristiani mozarabici si offrì per il martirio, afflitto dall'arabizzazione della popolazione. Tra loro c'era Santa Laura da Cordoba.

Santa Laura di Cordoba era una cristiana mozarabica di origine visigota e di nobile famiglia Cordoba, vissuta nella Spagna musulmana durante il IX secolo. Sposò un importante funzionario dell'emirato, dal quale ebbe due figlie. Dopo sei anni rimase vedova e, qualche tempo dopo, decise di entrare nel convento di Santa María de Cuteclara.

Per nove anni fu badessa del monastero, finché sotto l'influenza del chierico Eulogio de Córdoba e sull'esempio di alcuni compagni che si erano già immolati per la fede cristiana, proclamò pubblicamente la sua fede, pubblicamente parlando contro l'Islam, e ciò comportò la pena di morte. Fu arrestata e poiché non acconsentì a ritrattare e ad abbracciare l'Islam, le cronache dicono che fu prima fustigata, poi immersa in un calderone di piombo (o pece) bollente dove miracolosamente continuò a cantare lodi a Dio per tre ore, dopodiché fu infine decapitata il 19 ottobre 864.

Luitprando di Cremona (+ 972), storico e Vescovo, scrisse di Santa Laura: 

La mia penna non saprebbe tracciare tutte le virtù del profumo con cui fu imbalsamata questa sacra casa. La sua pietà riempì la città di Cordova: la persecuzione fu inevitabile e scoppiò. Denunciata al capo dei Saraceni, la virtuosa Laura confessò generosamente la fede di Gesù Cristo, fu vittima della sua costanza. Fu percossa a lungo, e infine il suo carnefice la fece precipitare in una calderone di pece bollente. Per tre ore cantò le lodi del suo Dio, il quale soddisfatto di quanto la sua serva aveva sofferto per Lui, la chiamò ad abitare tra i suoi santi. Le sue reliquie, sparse in varie chiese della Spagna, sono circondate dalle la più grande venerazione.

Appunti:

 Secoli fa, nei pressi di Cordova esisteva una città chiamata Cuteclara, di cui oggi non rimane nulla. Lì fu costruito un monastero dedicato alla Vergine ed era conosciuto come il Monastero di Santa María de Cuteclara. Era un monastero duplex, cioè aveva una comunità maschile e una comunità femminile. Molti dei monaci e delle monache di questo monastero fanno parte dei cosiddetti "Martiri di Córdoba". 

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