Inni per gli Uffici Quaresimali

 Proponiamo qui di seguito dei testi tradotti per l'Ufficio quaresimale, in modo da celebrare la Quaresima come si conviene secondo il rituale romano. 



AI VESPRI FERIALI  Audi, benigne Conditor, di san Gregorio Magno

Ascolta, Creatore benigno, il grido che alziamo di pianto, in questo digiuno che compie i santi quaranta tuoi giorni. O tu, che nei cuori ci scruti e sai quanto fragili siamo, a te ritornati, concedi la gioia di un largo perdono. Poiché troppo abbiamo peccato, ma tu da' il perdono ai contriti a gloria del nome tuo santo, lenisci la piaga dei cuori. Con questa astinenza, concedi che il corpo rinasca temprato, che sobria la mente digiuni, non più lusingata dal male. O Dio, che sei unico e trino, sia il dono che noi ti facciamo del nostro digiuno frugale copioso di frutti ai tuoi occhi. Amen.

 

AL NOTTURNO, I responsorio  Amóris sensus érige, Anonimo del X secolo

Suscita in noi sentimenti d’amore verso te, o donatore di indulgenza, onde tu sia clemente verso i cuori, di conseguenza, purificati dalle sozzure. Come stranieri siamo giunti qui e come esuli sospiriamo; tu sei porto e patria: conducici alle dimore della vita. E questa felice carità brama te, fonte di vita, o Verità; beati davvero gli occhi della moltitudine che ti contempla. Tu hai una gloria straordinaria, testimonianza della tua lode, e coloro che elevano il cuore dal profondo la celebrano senza fine. Ascoltaci, o Padre amorevolissimo, o Figlio eguale al Padre, che regni per tutti i secoli con lo Spirito Paraclito. Amen.


Alle Lodi feriali , Iam, Christe, sol iustítiæ, Anonimo del X secolo

Ora, o Cristo, sole di giustizia, si squarcino le tenebre dell’anima, affinché la luce delle virtù ritorni, mentre si rinnova il giorno sulla terra. Dando un tempo favorevole, concedi anche un cuore penitente, affinché la benevolenza converta coloro che la lunga pietà ha sostenuto; Concedici di sopportare qualche penitenza, perché ci redima dalle colpe, per quanto grandi, col tuo dono ancor più grande. Viene il giorno, il tuo giorno, grazie al quale tutto rifiorisce; rallegriamoci in esso, in quanto grazie ad esso siamo stati riportati alla tua grazia. O clemente Trinità, ti adori il cosmo e noi, rinnovati dalla grazia, cantiamo un inno nuovo. Amen.


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