Nella Chiesa, il santo patrono è più di un nome. E' colui o colei che ti protegge, ti soccorre nelle necessità, che guarda alla tua dimora e alla tua famiglia. Possiamo dire che è davvero parte della tua casa. Per chi si converte, scegliere un nome di battesimo significa scegliere un santo con cui si ha un certo feeling. Per chi è invece battezzato da piccolo, diventa una vera e propria missione scoprire i dettagli della vita del santo nelle cui mani siamo stati affidati, inconsapevolmente. Si può dire che quel santo ha scelto noi, per mezzo dei nostri genitori, ci ha uniti al Regno di Dio tramite la sua intercessione.
Tradizionalmente, il santo patrono è ricordato in famiglia almeno tre volte: il suo giorno secondo il calendario, l'anniversario di battesimo, e - raramente - anche al compleanno. In questo modo, in famiglia si genera non solo una coscienza ecclesiale, ma anche una vera atmosfera di festa. I santi sono parte delle nostre vite? così non possiamo che dire... sì! Ma possiamo anche limitarci alla commemorazione liturgica. Dopo aver preso comunione quel giorno, è carino organizzare un rinfresco a casa ed è una occasione per far benedire la dimora dal sacerdote. Dopodiché, si legge la vita del santo e magari un brano del Vangelo. A questo punto, il festeggiante - colui che porta il nome - può recitare una preghiera al suo santo patrono e riverire la sua icona. Non dimentichiamoci di invitare i padrini di battesimo e gli amici, perché è una vera e propria festa. Tradizionalmente, i padrini portano un regalo al loro figlio spirituale.
Al tavolo, se si pone l'icona al centro della mensa, è bene che sia accompagnata da una candela accesa giacché il santo patrono è la luce della casa.
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