Come una famiglia ortodossa occidentale osserva l'Avvento

Offriamo la traduzione di alcuni estratti dall'articolo di Adrienne Meador pubblicato su Orthodox Life, basato sulla propria esperienza come moglie e madre ortodossa di tradizione occidentale

In questi otto anni da quando siamo diventati ortodossi, io e mio marito abbiamo cercato di conformare la nostra famiglia ad una vita cristiana e costruire delle tradizioni spirituali famigliari per formare i nostri figli (ne ho cinque). Ho quindi deciso di raccontare alcune delle nostre abitudini per l'Avvento, sperando che siano utili a quanti, iniziando una loro famiglia, vogliano delle basi su come gestire al meglio questa fase dell'anno liturgico.

Ovviamente seguiamo il digiuno d'Avvento come insegnano le regole dei Padri Occidentali, quindi abbiamo il regime di un solo pasto al giorno e mangiamo qualcosa la sera, dopo l'Ora Nona. Non mangiamo carne né latticini né prodotti animali in questi quaranta giorni. I bambini partecipano al digiuno secondo l'età e le loro possibilità. Ai ragazzi cerco sempre di far loro rinunciare a qualcosa, in modo da abituarli al digiuno degli adulti. Cerchiamo di frequentare le ufficiature liturgiche il più possibile. A casa, mio marito guida la preghiera e io e i bambini più grandicelli leggiamo la Scrittura del giorno e cantiamo l'inno Veni Emmanuel, tutti insieme, dopo aver acceso la candela della settimana. Come famiglia abbiamo scelto di recitare la novena a sant'Andrea e ci dilettiamo in altre tradizioni familiari come fare una buona azione il giorno di san Nicola, per ricordare ai bambini che il vero Santa Klaus era un vescovo e un uomo di Dio. Di lunedì, mercoledì e venerdì cerchiamo di non guardare la tv o videogiochi, e rimaniamo in silenzio o leggiamo. Abbiamo anche la tradizione del "calendario natalizio" personalizzato, quando ognuno di noi decide che buona azione compiere per ogni giorno fino a Natale: visitare una persona sola, fare beneficienza, leggere il libro ad un fratellino più piccolo, offrire da mangiare, aiutare la mamma, e così via. Ovviamente, i miei figli amano montare il Presepe. Noi come famiglia abbiamo scelto di fare l'albero di Natale solo alla terza settimana di Avvento, durante la Domenica Gaudete. Mentre svolgiamo le nostre attività ascoltiamo musica religiosa o canzoni avventizie. 

Quando fate dei regali ai bambini per Natale, potete seguire questa "regola dei re magi" che si è diffusa molto nelle famiglie ortodosse americane. Un dono di << mirra >> (per il corpo: vestiti, creme, cappotti...), un dono di << incenso >> (qualcosa di spirituale, un libro, una icona) e un dono << d'oro >>, che si traduce con quello che hanno desiderato (giochi, viaggi, etc). E' importante insegnare ai bambini anche a fare volontariato e a manifestare l'adesione alla morale cristiana, portandoli con sé a fare beneficienza.

Da quando sono ortodossa, ho imparato molto sul significato di pentimento adattandomi all'anno liturgico e ai suoi significati. Le stagioni di penitenza e di riflessione (come questa) sono sempre un punto di svolta per la nostra vita. Vi auguro sinceri e bei frutti spirituali in questo Avvento, che Dio ci benedica. 

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